«L’impennata della Cassa integrazione in Emilia Romagna che in solo mese, agosto-settembre 2014, registra un +206%, è allarmante sia in termini economici che sociali. Si tratta di un balzo esponenziale che indica in modo incontrovertibile come la nostra regione non sia uscita dalla crisi. Ma, anzi, ne stia vivendo il momento più drammatico. Dal 2008 ad oggi non si era mai visto un ricorso così massiccio alla Cassa».
Così il segretario genarele della Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliani Zignani nel commentare il nono rapporto sulla Cig elaborato dal Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione della Uil.
«Il fatto che – prosegue – la stragrande maggioranza delle ore si concentri sulla Cassa in deroga è indice di un’ulteriore negatività perché questo specifico istituto è proprio delle piccole e medie realtà produttive. E quindi proprio dell’asse portante del tessuto economico emiliano romagnolo.
L’aumento delle ore di Cig dopo l’estate va agganciato al fatto che, solo ad agosto, la deroga è stata ri-finanziata e quindi, esaurite le ferie maturate, le imprese ancora attive ne hanno fatto ricorso.
Siamo allo stremo. Stante così la situazione, stupisce che durante la campagna elettorale il tema del lavoro e quindi dello sviluppo e dell’occupazione sia stato trattato in modo del tutto marginale. L’incertezza è tanta ecco perché chiedo ai candidati, prima, di illustrare cosa intendano fare per un rilancio economico della nostra regione. Al futuro presidente chiedo, invece, di aprire la discussione per arrivare a un nuovo Patto per lo sviluppo di cui la nostra Regione non può più fare a meno».
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