Più posti di lavoro nella sanità dell’Emilia-Romagna e personale ancora più qualificato attraverso un Fondo specifico. Impegno da 18-25 milioni di euro a partire dal 2017.
«L’accordo sulle politiche regionali di qualificazione e innovazione del Sistema sanitario siglato oggi con la Regione Emilia Romagna ha una grandissima rilevanza sia in termini di risorse investite sia di creazione o stabilizzazione di posti di lavoro. La Uil Emilia Romagna e la Uil Fpl Emilia Romagna hanno siglato questo documento che conferma ciò che noi abbiamo sottoscritto, l’anno scorso, nel Patto per il Lavoro». Investimenti assunzioni, ma anche «conferma di come qui, in Emilia Romagna, le Istituzioni credano nel servizio pubblico, riaffermandone il valore e l’importanza che, per la Uil, è primaria».
Così il segretario generale della Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani, accompagnato dal segretario generale Uil Fpl Emilia Roamgna, Gerry Ferrara, ha commentato la firma in calce a un accordo che rende il sistema sanitario regionale ancora più forte ed efficiente, con 500 nuove assunzioni a tempo indeterminato e 402 stabilizzazioni entro dicembre 2016, oltre alla proroga dei contratti dei 149 professionisti assunti per ridurre le liste d’attesa. E un Fondo integrativo aperto extra Lea che copra prestazioni a partire da quelle odontoiatriche rivolte alla fascia d’età 5-25 anni.
Nel complesso l’impegno della Regione riguarda oltre 1000 unità di personale. Tradotto in risorse, significa dai 18 ai 25 milioni di euro a partire dal 2017”. Per quanto riguarda il Fondo extra Lea, si auspica che venga costituito entro marzo 2017 e che possa rappresentare un esempio a livello nazionale, per garantire copertura a prestazioni non garantite dal servizio sanitario.
Per quanto riguarda l’occupazione, i firmatari hanno condiviso la necessità di garantire la copertura del turn over sul settore sanitario pari al 90% del personale che cesserà di lavorare, a vario titolo. La stabilizzazione di 402 unità comprenderà personale dei settori tecnico ed amministrativo, mentre le 500 assunzioni riguarderanno principalmente l’area del comparto, con l’obiettivo di garantire i livelli di adeguatezza ed efficienza del sistema.
Altro punto contenuto nell’Accordo, la valorizzazione professionale di chi lavora nel comparto sanità: è necessario garantire un maggiore impulso ai processi di innovazione, a partire dai percorsi di integrazione sovraziendale. Tutto questo orientando le risorse alla promozione di specifici progetti, programmi o piani di lavoro per il miglioramento dei servizi rivolti all’utenza, per raggiungere una sempre maggiore “corrispondenza” tra le prestazioni rese e le esigenze del cittadino. In quest’ottica, le parti hanno condiviso la necessità di definire un Fondo che permetta la realizzazione degli obiettivi di valorizzazione del sistema: viene considerato prioritario istruire un percorso di confronto da realizzarsi entro novembre 2016.
Regione e sindacati hanno convenuto inoltre sull’elaborazione di un atto di indirizzo per l’impiego delle risorse che derivano dalle economie di gestione generate dalle riorganizzazioni. Hanno concordato comunque fin d’ora che, in questo atto, saranno inseriti alcuni punti, e precisamente l’utilizzo del valore percentuale massimo consentito dalla norma in tema di quota destinata alla contrattazione (50%), la costituzione di un osservatorio bilaterale regionale che possa valutare l’andamento e l’implementazione dei progetti aziendali sviluppati, l’impiego del 25% del fondo per i corsi universitari per le professioni sanitarie. Queste ultime risorse, nello specifico, verranno erogate alle Aziende sedi di formazione per le lauree di primo livello di area non medica, in modo da qualificare il sistema della formazione universitaria e della partecipazione del personale del servizio sanitario.
Prestazioni odontoiatriche per i più giovani: verso un Fondo regionale di sanità integrativa extra Lea
I firmatari hanno anche condiviso, così come definito nel Patto per il lavoro del luglio 2015, di costituire, in via sperimentale, un Fondo di sanità integrativo aperto extra Lea a partire dalle prestazioni odontoiatriche rivolte alla fascia d’età 5-25 anni. Questo fondo dovrà essere alimentato da risorse proprie regionali, dalla contrattazione nazionale e da risorse aggiuntive derivanti dall’adesione di cittadini non lavoratori. Le parti confermano che la costituzione del Fondo dovrà avvenire entro marzo 2017.
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