«E’ un Primo Maggio con molte ombre e poche luci quello che ci apprestiamo a celebrare – esordisce il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani in occasione della presentazione alla stampa del programma della festa -. La tanto millantata ripresa non c’è. Ad affermarlo non siamo noi della Uil, bensì i dati. L’Emilia Romagna ha chiuso il 2015 con quasi 15milioni di voucher, strumento in origine nobile ma ora, con il Jobs Act, degenerato e di cui c’è ampio abuso. La Cassa integrazione di marzo è di quasi 5 milioni di ore. Per non parlare dei 30mila lavoratori che, a causa di un perverso meccanismo burocratico filgio della riforma degli ammortizzatori, non possono accedere alla Cig. Non parliamo poi di Garanzia Giovani: un flop che non ha generato nessun nuovo posto di lavoro a tempo indeterminato e continua a lasciare disoccupati migliaia di giovani che così non avranno un futuro. Oppure del mancato rinnovo dei contratti del pubblico impiego o della costante spada di damocle che incombe sulle pensioni attuale, ma anche quelle futuro. Insomma siamo di fronte ad una situazione critica cui bisogna porre rimedi strutturali in tempi rapidi».
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