«Da un paio di mesi – osserva il segretario generale Uilposte Emilia Romagna, Graziella Gieri – Poste ha avviato anche in Emilia Romagna una sperimentazione sul nuovo modello organizzativo del recapito a giorni alterni,che vede interessati i Centri capoluogo di provincia ed altri centri più piccoli. Tutti i centri di recapito andranno a regime entro ottobre 2016 quando è prevista anche la partenza di Bologna.
In tempi non sospetti e con un po’ di lungimiranza, Uilposte non ha firmato la parte attuativa dell’accordo quadro che prevedeva appunto questa riorganizzazione.
In modo coerente Uilposte Emilia Romagna ha mantenuto questa linea in attesa dell’attuazione di questo progetto, ben consapevoli che prima o poi il tempo ci avrebbe dato ragione.
Abbiamo dato l’opportunità all’Azienda di dimostrare che questo progetto, cosi com’è, avrebbe funzionato. Non è successo, dopo due mesi dalla partenza la posta è ferma e si accumula, ad esempio nei centri di Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia e in tanti altri. Questo nonostante lo sforzo dei lavoratori che ogni giorno danno la loro più ampia disponibilità per far sì che tutto funzioni.
Da sempre Uilposte Emilia Romagna ha lavorato per la risoluzione dei problemi e per mantenere il lavoro nel rispetto dei diritti dei lavoratori. E’ evidente che la riorganizzazione così com’è non funziona e che c’è urgente bisogno di cambiamenti».
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