A fronte degli ultimi comunicati sindacali a firma RSU Hera Bologna, i componenti FEMCA e UILTEC della RSU stessa -congiuntamente alle rispettive Segreterie Regionali di categoria – prendono le distanze da quanto affermato, denunciando la totale assenza di democrazia interna alla RSU, tale da impedire qualsiasi forma di dialogo o contraddittorio preventivo alle decisioni assunte (scarica il volantino).
La larga maggioranza dei seggi in capo a Filctem CGIL nell’ambito della RSU Hera Bologna, non giustifica l’atteggiamento di prevaricazione messo in atto al fine di relegare le quote di minoranza a semplici comparse. Si verifica purtroppo di sovente la pubblicazione di comunicati e/o l’emissione di lettere a firma RSU che, mai portate in discussione comune, risultano sconosciute alle componenti di minoranza.
Tale atteggiamento, assunto sistematicamente dai rappresentanti Filctem CGIL in tale contesto, oltre al comprensibile risentimento di chi ne risulta coinvolto, danneggia irreparabilmente ogni fattiva forma di interlocuzione con l’azienda, agevolando imprudentemente la contrattazione diretta tra azienda e lavoratori.
La sostanziale assenza, in tempi recenti, di Accordi collettivi con la controparte rappresenta certamente un segnale di debolezza della RSU, chiamata a fornire risposte alle esigenze dei lavoratori e non a generale contenzioso fine a se stesso. Sempre più spesso si verifica infatti che, ad un primo approccio iniziale, tendente ad una corretta mediazione tra le parti, segua un irrigidimento radicale della componente maggioritaria, mirato a rimettere in discussione anche le mediazioni già concordate, a qualsiasi livello esse si collochino.
Una incoerenza che genera stupore e disappunto e che, a nostro avviso, non trova nessuna giustificazione riconducibile all’interesse dei lavoratori rappresentati.
Riteniamo sia giunto il momento di voltar pagina, riconsegnando alla RSU il ruolo istituzionale che le compete. Un ruolo di mediazione, attento ma sempre aperto al confronto; pluralista – nel puntuale rispetto delle quote di rappresentanza definite dal voto – eppure costantemente inclusivo, alla ricerca di una base di consenso più ampia, ben oltre eventuali finalità politiche, che dovrebbero invece limitarsi alla cabina elettorale.
Solo in questo modo, ne siamo convinti, le RSU saranno in grado di produrre accordi utili a dissipare i troppi dubbi che assillano i lavoratori, e così forse anche la RSU di HERA Bologna, potrà assumere sembianze più consone al suo ruolo ed alla sua importanza.
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