Cgil, Cisl, Uil dell’Emilia Romagna e Legacooperative, Confcooperative, Agci regionali hanno sottoscritto un importante accordo per la prevenzione e per il contrasto alle molestie e violenza nei luoghi di lavoro. Un accordo che ha come platea 2700 cooperative in cui sono impiegati 240mila lavoratori di cui nel 70% dei casi sono donne.
L’accordo, firmato per la Uil Emilia Romagna da Giuseppina Morolli, segretaria Ul Rimini econ la delega alle Pari opportunità, prende come riferimento lAccordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sottoscritto il 26 aprile 2007 dalle parti socialie tutta la normativa nazionale e regionale che affronta queste tematiche. Viene ribadito che ogni atto o comportamento molesto o violento sul luogo di lavoro è inaccettabile, che la dignità di chi lavora non può essere violata e che le molestie o la violenza subite devono essere denunciate. Le parti si impegnano a:
L’accordo, firmato per la Uil Emilia Romagna da Giuseppina Morolli, segretaria Ul Rimini econ la delega alle Pari opportunità, prende come riferimento lAccordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sottoscritto il 26 aprile 2007 dalle parti socialie tutta la normativa nazionale e regionale che affronta queste tematiche. Viene ribadito che ogni atto o comportamento molesto o violento sul luogo di lavoro è inaccettabile, che la dignità di chi lavora non può essere violata e che le molestie o la violenza subite devono essere denunciate. Le parti si impegnano a:
-
- promuovere l’adozione della dichiarazione di inaccettabilità di comportamenti
molesti e violenti nelle imprese, nelle aziende, nei luoghi di lavoro;
-
- dare la massima diffusione dell’Accordo regionale nei territori e nei luoghi di lavoro,
anche attraverso la contrattazione di secondo livello;
-
- promuovere attività di informazione e formazione, finanziate anche da risorse pubbliche e di Foncoop, rivolte ai vari soggetti del mondo del lavoro (dirigenti, lavoratrici e lavoratori, rls, ecc) allo scopo di prevenire l’insorgenza del fenomeno e di diffondere maggiore consapevolezza e discernimento dei comportamenti a rischio;
- adottare misure organizzative per la prevenzione e la cessazione di eventuali casi di molestie e violenza, anche da parte di terzi (clienti, fornitori ecc);
-
- garantire la tutela delle vittime di molestie e violenza in ambiente di lavoro.
- In particolare si ritiene che realizzare i contenuti dell’accordo e adottare la dichiarazione di inaccettabilità in tutti i posti di lavoro sia un passo fondamentale e necessario per creare un ambiente in cui si rispetta la dignità di ciascuno, favorendo relazioni interpersonali basate su principi di uguaglianza e reciproca correttezza.
- L’accordo individua anche una rete regionale di sostegno per le vittime, che potranno liberamente rivolgersi per ricevere aiuto alla rete delle Consigliere di parità e ai servizi dedicati di ascolto e supporto presto attivi presso i consultori delle Ausl.
Inoltre le parti si impegnano a promuovere presso i datori di lavoro l’inserimento lavorativo di chi segue un percorso di uscita dalla violenza di genere, a sostegno dell’autonomia economica. - La partecipazione all’evento dell’assessore regionale alle Pari Opportunità, Emma Petitti e della consigliera di parità regionale Sonia Alvisi evidenziano l’attenzione delle Istituzioni al ruolo delle parti sociali come importanti soggetti sociali in grado di fare prevenzione sui temi della violenza e di favorire la diffusione di una cultura del rispetto e antidiscriminatoria.
Lascia un Commento